Alessandro Cambi
Alessandro Cambi spettacoli
Pelle, all’anagrafe Alessandro Cambi, nato a Modena nel 1976, ha da sempre cercato di compensare la naturale poca predisposizione per qualsiasi tipo di attività sportiva con la passione sfrenata per la musica. Sin dalla tenera età di sette anni e mezzo, infatti, si è dedicato alle lezioni di chitarra classica, ma dopo pochi mesi in cui ha appreso il ritmo ed il solfeggio, chiaramente mosso dalla smania tipica della giovane età , ha deciso di approcciarsi agli strumenti musicali attraverso la forma auto didatta, che lo ha prima avvicinato alla chitarra elettrica/basso, poi alla batteria, ed in epoca più recente, anche alla voce.
Già dall’età adolescenziale, ai tempi delle scuole superiori, pelle infatti fonda la sua prima band, i “Visti da dietro”, con gli amici Dorian, Chicco e Riccio, con la quale realizza alcuni brani, e ripercorre cover delle sue sonorità preferite di quegli anni. Correvano, infatti, gli anni ‘90, epoca del grunge e del punk rock, e pelle riesce a fare i primi concertini live, negli student party e negli eventi locali del modenese.
Successivamente, sciolta la band per sopraggiunte esperienze di vita che hanno diviso alcuni componenti dei “Visti da dietro”, la musica lo vedrà nuovamente impegnato, come batterista della band “Louait”, con la quale incide l’unico album “t’hanno acciso comm’o cane”, costituito da influenze funky, punk e new metal, che permette alla band di solcare alcuni dei palchi più
prestigiosi delle iniziative e dei festival musicali locali, arrivando anche ad aprire ai Linea 77, nel 2002, sul main stage del festival “friction”.
Sciolti anche i “Louait”, per la prematura scomparsa di Stefano, il cantante dalla band, in un terribile incidente stradale, dopo un anno di pausa nel quale lavora in pre produzione e collabora alla realizzazione di diverse produzioni discografiche, nella saletta prove dei louait, (Nevruz, New Home Automatika, Majestic 12, ecc), Pelle riprende in mano la chitarra elettrica e si aggiunge alla formazione reggiana dei “Nix Olimpica”, chiamato dall’amico batterista Dudu, con la quale solca diversi palchi, suonando in festival e concorsi, oltre che nei locali notturni emiliani, negli anni conclusivi della moda grunge, e con il disco “keep away from children” lascia il segno nelle sonorità della band, che abbandonerà poi nell’autunno del 2009, e sostituirà le distorsioni rock in funzione di un nuovo progetto, tuttora esistente, fondato insieme con l’amico bassista uolli, già insieme nei louait, e col quale fonda la cover band “Skambisti”.
Il nuovo progetto si pone l’obiettivo di mantenere la passione per la musica, suonando insieme ai propri amici, rivisitando cover e spaziando dalla dance al funky, passando per il cantautorato d’autore e tutto ciò che fa divertire e ballare, sia i membri della band che il pubblico sotto al palco. Con l’arrivo degli “Skambisti”, Pelle lascia gli strumenti e inizia a cantare, sostanzialmente, ci dice, “-perché nessun altro sennò lo avrebbe fatto-” pur conservando la passione per gli strumenti musicali, riuscirà, attraverso la sua voce, a coinvolgere per 11 anni un numero sempre crescente di spettatori, che premieranno man mano la band, facendo ballare e divertire in tantissime occasioni, in centinaia di live nei locali notturni, nei festival e nelle feste dell’emilia romagna; per ricordarne alcune (vox club, festa della musica, Modena pride 2019, balorda, piazza martiri di carpi, off, baluardo della cittadella, ecc)
Durante gli anni di eventi insieme agli skambisti, si cimenterà anche occasionalmente come dj, oltre che nel duo “zeromode” con l’amico Giacomo Cantelli, in cui tornerà a suonare la chitarra, interpretando cover in acustico.
Costantemente, però, manterrà la passione per organizzare eventi musicali e festival, che da sempre lo coinvolge sin dalla seconda metà degli anni ‘90 e che lo porterà a realizzare tantissime collaborazioni senza mai fermarsi un attimo dal coltivare l’instancabile voglia di diffondere la musica in ogni aspetto.
Nell’anno della pandemia infine, dovendo stare lontano dai palchi, si inventa una trasmissione radiofonica sui social ed in streaming, con la quale tiene un rapporto, seppure a distanza, con i fan degli skambisti, continuando, in questo modo, a proporre musica e a sdrammatizzare, per quanto possibile, ironizzando insieme agli altri componenti, sul lock down; la trasmissione, “skambisti radio”, va in onda per più di tre mesi, tutte le sere, contribuendo così a tenere un rapporto, anche se a distanza, con la band e con gli amici.